domenica 25 marzo 2012

Come nasce il cioccolato?


Quali sono i passaggi necessari per la preparazione di uno degli alimenti che fanno la delizia di ogni palato e la gioia di ogni goloso?

Si comincia con la "miscelazione".
Partendo dall'ingrediente base, la pasta di cacao, si aggiungono gli altri ingredienti necessari, diversi a seconda del tipo di cioccolato che si vuole ottenere (fondente, al latte, bianco).
Non di rado viene aggiunta anche la lecitina di soia, un agente emulsionante utilizzato affinché l’impasto risulti più omogeneo.

Il successivo stadio prende il nome di "concaggio".
Le “conche” sono delle macchine impastatrici dove il prodotto viene mescolato per un tempo piuttosto lungo (per un cioccolato pregiato, almeno una settimana).
La lavorazione viene fatta ad una temperatura sufficiente a mantenere la miscela liquida, così da renderla una massa perfettamente liscia e priva di grumi.
Terminata questa fase, il cioccolato viene mantenuto fuso in serbatoi a 45-50 °C.

E’ ora il momento del "temperaggio".
La massa di cioccolato fuso deve venire raffreddata cautamente, in modo da portare alla cristallizzazione (quella che produce un cioccolato che si spezza ma che allo stesso tempo si scioglie morbidamente). Per ottenere questo risultato, si abbassa la temperatura gradualmente da 45 °C a 27 °C, per riportarla successivamente a 31 °C (±1 °C) per il cioccolato fondente, e a 29 °C per quello al latte.

Dopo il temperaggio , si procede con il "modellaggio".
Il prodotto viene versato negli stampi (che sono posti in leggera vibrazione per eliminare le bolle di aria imprigionate all'interno).

Una volta raffreddatosi fino allo stato solido, il cioccolato assumerà la forma degli stampi e sarà pronto per il "confezionamento".

L’ultimo (e più importante) passaggio è la “degustazione”, dove ognuno sceglie il tipo di cioccolato preferito e si riconcilia con il mondo…



domenica 18 marzo 2012


Perugia nascosta

Ogni città è caratterizzata da una peculiarità che la rende unica:
La torre di Pisa, il Duomo di Milano, Il Colosseo di Roma eccetera.
Nel caso di Perugia, gli amanti del cioccolato penseranno certamente alla Perugina mentre gli appassionati di arte inevitabilmente alla Fontana Maggiore ed al Palazzo dei Priori.

Questi due capolavori architettonici, possono essere il punto di partenza per un percorso alla scoperta del centro storico della città, dove già i nomi delle vie raccontano molte cose.
Qualche esempio:
via della Gabbia, dove venivano esposti i condannati al pubblico ludibrio; la ripidissima scalinata di via dei Barutoli (in dialetto perugino i “barutoli” sono le capriole); via Baciadonne, il cui nome e la cui ubicazione discreta lasciano poco spazio all’immaginazione; via Ritorta, talmente arzigogolata e medievale da far perdere la cognizione del tempo; via delle Streghe, realmente stretta e buia come un antro.

Citando Henry James:

Forse farò un favore al lettore dicendogli come dovrà trascorrere una settimana a Perugia. La sua prima cura sarà di non aver fretta, di camminare dappertutto molto lentamente e senza meta e di osservare tutto quello che i suoi occhi incontreranno.

Cliccando qui http://turismo.comune.perugia.it/canale.asp?id=522 si potranno visualizzare alcune idee sui possibili itinerari.


domenica 4 marzo 2012


A Perugia, un museo per gli amanti del cioccolato.

Un’attrattiva in più per i golosi (e non) che hanno in animo di visitare Perugia:

dal 1997, novantesimo anniversario della fondazione dell’azienda, ha aperto i battenti il Museo Storico Perugina, visitato ogni anno da circa 60.000 mila persone.

Attingendo dall’archivio storico Buitoni-Perugina, il museo ripercorre le tappe salienti della storia di un cioccolato tra i più conosciuti ed apprezzati al mondo.
Sicuramente un appuntamento di grande interesse per saperne di più sulla nascita del “Bacio”, della “Rossana” e del “Fondente Luisa”, per citare solo alcune tra le creazioni che ancora oggi deliziano il nostro palato.

Volendo poi passare dalla teoria alla pratica, nel gift shop annesso al museo si potranno trovare tutti i cioccolatini che hanno fatto (e che fanno tuttora) la storia di questo marchio, a tutti gli effetti parte integrante dell’identità di Perugia.